TOUR PRESS IN IRPINIA PER IL CASTELLO DI GESUALDO ED IL BIRRIFICIO VENTITRE.
Siamo partiti dal parcheggio Brin per Gesualdo in Irpinia. La giornata e radiosa, come radiosi e felici i compagni di viaggio. Dopo circa novanta minuti, ecco a salire verso il Castello di Gesualdo: Le origini del castello si fanno risalire alla metà el VII secolo ( epoca longobarda ). Il complesso edilizio è delimitato da quattro torrioni circolari con cortine cinte da rivellini e con corte centrale, nella quale vi è una vera da pozzo finemente lavorata. Il Castello di Gesualdo, trasformato in residenza del principe Carlo Gesualdo verso la fine del 500, è ubicato al centro della parte antica del paese, che si origina intorno alla ricca edificata nel processo di incastellamento del territorio operato dai longobardi. Per l’occasione, il castello è diventato luogo di presentazione di prodotti tipici locali e di abiti e do lavorazione di antichi manufatti. Il castello è visitabile tutti i giorni. Dopo l’interessante visita, eccoci alla grotta per la degustazione delle birre artigianali del “Birrificio Ventitre “. La prima domanda posta: “ perché VENTITRE’ ?. VENTITRE’ litri è stato il volume della nostra prima cotta. 23 è il numero civico del nostro birrificio. 23, giorno di di fondazione del birrificio , giorno in cui, da appassionati “ homebrewers”m siamo diventati artigiani della nostra passione. Dietro questo fatidico numero, ci siamo noi quattro soci con mansioni, esperienze e competenze personali e diversificate. Il Birrificio VentiTRE è situato a Grottaminarda (AV), al centro della Valle dell’Ufrita, nel cuore della Verde Irpinia. Uno dei nostri punti di forza è l’acqua utilizzata per la preparazione delle nostre birre; un acqua delle sorgenti Irpine, pregiata, abbondante e stabile nel tempo. La birra prettamente artigianale è prodotta nel modo più naturale possibile, nel rispetto del prodotto e delle materie prime utilizzate, del consumatore e dell’ambiente. Per questi motivi le birre “ VentiTRE’, non subiscono processi di filtraggio o pastorizzazione e vengono realizzate impiegando esclusivamente prodotti selezionati quali : malti e luppoli di assoluta qualità. All’interno del laboratorio il 100% del ciclo produttivo avviene utilizzando esclusivamente fonti energetiche ecosostenibili: naturali e rinnovabili. Sei sono le birre prodotte e servite durante la degustazione con prodotti locali: AMARANTA :termine greco che vindica qualcosa di durevole : Una birra di gradazione tra gli 8 e 10°C caratterizzata da un deciso dry – hop di luppoli americani, lascia risaltare sentori fruttati ed esotici. ESPERIA : le terre dell’occidente, in particolare la nostra Italia : Viene prodotta usando frumento e seguendo, in parte, la tradizione medievale, L’aggiunta di oriandolo, arancia amara e luppolo, conferiscono alla birra un sapore fruttato ed acidulo molto rinfrescate. La gradazione è di 5 / 7 ° C. TAMATEA : una birra romantica con gradazione 5°C. Il suo aroma rimanda alla fresca aria delle verdi colline , un fruttato simile al Sauvignon Blanx. URANIA : la musa consacrata all’astronomia. Il suo nome significa cielo. Ed è proprio al cielo notturno che il colore di questa birra richiama : la sua intensità è quella delle notti più scure. Abbondante schiuma, colore cappuccino, corpo pieno e rotondo, deliziose note tostate e di caffè. Una birra piacevole con gradazione 9 / 13° C. AURA : un alba dorata, calda e profonda : una birra bionda dal colore oro carico che non tradisce le aspettative, al naso è potente ma fresca con note di albicocca e frutta candita. In bocca è equilibrata, con eleganti note fruttate ed una gradazione : 8 / 12 ° C. AMBROSIA : mitologico nutriente degli Dei. Una birra per le occasioni speciali dall’alto contenuto alcolico : 9 / 11 ° C, con aromi di luppoli floreali, arricchita dal gusto del miele, suo elemento essenziale, Come il vino, trae giovamento da un lungo invecchiamento. Come sempre, il ritorno è alquanto triste, si sa quello che si lascia , si sa quello che ci aspetta.
Alberto Alovisi.