PRESENTATO AL MUSEO ARCHEOLOGICO DI NAPOLI IL PROGETTO : FUORICLASSICo
Conferenza stampa di presentazione del progetto : FUORICLASSICO “ presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Oltre al Direttore del Museo, Paolo Giulierini, sono intervenuti : Marinella Pomarici, Presidente Associaizone “ A voce alta “; Vincenzo Piscitelli, Presidente Astrea Sentimenti di Giustizia, Ennaro Rispoli, Primario Chirurgo dell’Ospedale Incurabili di Napoli ed il curatore della rassegna, Gennaro Carillo. Gustavo Zagrebelsky, Raffele Cantone, Aldo Schiavone, Salvatore Veca, Anna Bonaiuto, Roberto De Francesco, Luigi Cascio, sono tra gli oltre trenta protagonisti di “ FUORICLASSICO “ del progetto , di Gennaro Carillo curato dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli e dalle Associazioni “ A Voce Alta “ e “ Astrea Sentimenti di Giustizia”. Quindici gli appuntamenti in cartellone tra conversazioni, letture e spettacoli : dal 16 novembre 2016, apertura nel segno di Giacomo Leopardi, al 25 maggio 2017 ( ingresso libero fino ad esaurimento posti ). “ Desideriamo un Museo vitale, coinvolgente e che trabocchi di cultura non solo statica ( le collezioni ), ha affermato il Direttore del Museo, Paolo Giulierini, ma anche dinamica, capace di interloquire con tutti i tipi di pubblico. Dopo la rassegna estiva il Museo pensa anche alla stagione invernale e questa rassegna rappresenta sicuramente un’offerta di altissimo livello. La percezione del classico che abbiamo noi e, che proviene essenzialmente da opere d’arte spesso decontestuallizzate, non esprime appieno la novità dirompente che portano, nel momento della loro introduzione, la tragedia, la commedia, la letteratura o le arti della Gracia. L’onda lunga dell’attualità dei temi trattati arriva fino a noi e connota ancora oggi il nostro pensiero. Se un museo, conclude Paolo Giuliarini, consente una riflessione del genere ha assunto già la sua funzione primaria “. “ Fuoriclassico, hanno dichiaro, in sintesi, Marinella Pomarici, Vincenzo Piscitelli e Gennaro Carillo, non è un festival , ma piuttosto un percorso egocentrico con qualche affermazione formativa attraverso i classici. Nella città di Maradona lo statuto speciale di un classico si capisce forse meglio che altrove, un’opera classica non è, come tutte le altre, soggetta a scadenza, ma un’opera che appartiene ad una “ classe “ superiore e mai “ sedata “. In un tempo preciso. Si è detto che “ FUORICLASSICO “ è anche un gioco, questo perché questa iniziativa , nata per gli spazi del Museo, propone di guardare ai classici da una prospettiva non antiquaria. Del classico ci interessano la potenza, l’ambiguità, la radicalità delle questioni che pone, ma soprattutto l’imprevedibilità assoluta dei percorsi che da esso si irradiano. “. Alberrto Alovisi