PRESENTATO A NAPOLI IL LBRO DI ANNAMARIA GHEDINA : “ GUIDA AI FANTASMI D’ITALIA

Nella Sala del Capitolo del Convento di San Domenico Maggiore, Annamaria Ghedina, giornalista e Direttrice del periodico cartaceo ed on-line “ Lo Strillo “ ha presentato, ai numerosi estimatori conventi, la sua ultima opera “ Guida ai fantasmi d’Italia “ edito da Odoya. L’autrice, dopo un’inchiesta giornalistica sui “ ghostbusters “, si appassiona ai fantasmi pubblicando numerosi libri sull’argomento tra cui ricordiamo : “ Guida ai fantasmi di Napoli e d’ìntoni “, “ Fantasmi a Napoli “ di cui si sono stampate ben sei edizioni; “ Il ritorno del Principe di San Severo, “ Dizionario dei fantasmi dalla A alla Z e “ L’impiccata della Vicaria “. “Quest’ultima opera presentata, è un excursus nel mondo dell’impalpabile, Una guida ai fantasmi d’Italia, regione per regione dove il lettore, dice nel suo intervento, Ermanno Corsi, noto giornalista ed ex Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, dove il lettore ha modo di percorrere, portata per mano dalla nostra “ detective dell’occulto “, un itinerario alla scoperta di quelle presenze che, si manifestano dalla mezzanotte in poi”. “ Degli antichi palazzi e dai vari luoghi, ha affermato nel suo intervento, Mariangela Petruzzelli, giornalista ed enogastronoma, leggendo il libro conosceremo non solo le storie dei palazzi antichi, ma i vari fatti accaduti nel tempo nel nostro Paese. Vicende non riportate dalle fonti ufficiali che hanno coinvolto nobili personaggi che hanno lasciato , non solo nei loro castelli, ma in vari edifici e strade la loro invisibile presenza e racconti d’amore, di guere e di sangue. “ Non è stato facile dar vita ( è il caso di dire ), ha detto Annamaria Ghedina a questi fantasmi, perché “ loro “ preferiscono il silenzio e l’oscurità della notte e, quando si palesano , scelgono con chi e dove farlo “ A moderato , Antonio D’Addio, giornalista , presentatore e Vice Direttore del periodico “ LO STRILLO “. Alcuni brani , sono stati letti dalla brava , Laura Pagliari.

Alberto Alovisi