IL GRAN FOOD: L’ARTE MANGIATA DI ELISABETTA DONADONO
Quante cose belle ed interessanti nasconde questa a dir poco meravigliosa città. Nel bellissimo palazzo del centro storico napoletano, Via Nilo 34, abitualmente chiuso al pubblico e, precisamente al terzo piano ; Cappella Real Monte Manso di Scala, è stato presentato il libro della collega , Elisabetta Donado :Il Gran Food. L’arte mangiata . Percorsi di gastronomia artistica in Campania edito da Homo Scrivens.
Il giornalista,Giuseppe Grimaldi,ha moderato e presentato gli illustri relatori: Luciano Garella, Soprintendente Belle Arti e Paesaggio Comune e Provincia di Napoli ; Alessandro Ippoliti,Università degli studi di Ferrara; Augusto Cattaneo, Governatore Decano della Real Monte Manso e Aldo Putignano, direttore di Homo Scrivens.
Abbiamo chiesto all’autrice” può un monumento ispirare l’idea del cibo e, può una pietanza scoprire l’arte, la bellezza dei diversi luoghi? Ebbene, la risposta è stata affermativa. Il volume propone luoghi in maniera non scontata che sono lì da secoli che pochi o nessuno conosce e li riapre con fantasia ed immaginazioni per renderli noti al pubblico. Ad ogni monumento è abbinato una ricetta, una scelta dettata dall’istinto di chi viaggia che ricostruisce piatti importanti o semplici assaggi, guidato anche dalla curiosità di avvenimenti storici o dalla personalità di uomini e donne del passato : il colore di un marmo gli ispira un ortaggio, il ricordo di un odore, la ricetta di un piatto principe della cucina napoletana e, la visione di un opera d’arte, l’accostamento ad un opera culinaria poco conosciuta.
“Piccolo, straordinario libro, lo definisce , nella sua prefazione, Maurizio de Giovanni, passaporto indimenticabile per chi viaggia” E il libro lo è per il lettore che con un viaggio, in quaranta luoghi e quaranta ricette della Campania, scopre il Dna archeologico, artistico monumentale della regione : da Cuma al Cilento, dal cuore di Napoli all’entroterra casertana , beneventana, avellinese fino alle costiere.
Il “Gran Food “, conduce alle badi culinarie per suggerimento di Apicio o Ippolito Cavalcanti, per godere di profumi e sapori , dal Sartù di riso alle cipolle ripiene, dal sale al pane, dall’olio extra vergine di oliva al vino in una caccia ai grandi luoghi egrandi cibi. Cibi e luoghi, luoghi e cibo, non a caso, il libro è stato presentato dalla Donadono nella Cappella Real di Monte Manso, settecentesco scrigno nel cuore greco-romano di Napoli.
Elisabetta Danadono, napoletana, giornalista e comunicatrice, si occupa di informazione culturale è fondatrice di “ Napolipost “ gionline online delle buone notizie, cura reportage nel settore dei beni culturali e della gastronomia.
Alberto Alovisi