COMPIE UN ANNO A NAPOLI SUA MAESTA’ LA PIZZA
Serata fantastica da Vincenzo Varlese, pluripremiato maestro della pizza : prodotti eccellenti, certosina preparazione dell’impasto e studio accurato degli alimenti da abbinare, fanno di Vincenzo Varlese un “re “ della pizza.
“ Certo, ha riferito il maestro, non è stata una vita tranquilla, nei miei 36 anni di onorata professione, ho girato il mondo , ma ho voluto esaudire il desiderio di mio padre che diceva ; “ Vincenzo, tutti sono buoni fuori regione e all’estero, ma, la tua bravura la devi far emergere qui a Napoli dove la concorrenza è spietata. Quindi eccomi qui, in Via Manzoni , e da un anno ho fatto passi da giganti. Molte volte sono “ caduto “, mi sono trovato in difficoltà economiche e professionali , ma la mia passione, i miei studi e la mia famiglia , hanno fatto si che ad ugni avversità, di qualsiasi natura, mi sono rialzato e , oggi, senza falsa modestia, sono il più premiato e due volte campione del mondo. Sono nato Chef , ma il fato ha voluto che un giorno si avesse bisogno di un pizzaiolo ed eccomi in campo, da quel di , 36 anni fa, non ho più smesso, ho studiato a fondo i vari ingredienti per l’impasto e la cultura culinaria ha fatto il seguito: bisogna conoscere a fondo le materie prime e abbinarle. Innovarmi è la mia regola, la “ pizza nel bicchiere “ è un’altra mia specialità come tutte le altre del menù.
Trentasei anni di onorata professione, continua nella sua disamina, il Maestro Varlese, mi hanno insegnato che un’ alimentazione sana nasce sempre dall’attenzione ai dettagli , alla cura con cui si scelgono gli ingredienti necessari e la professionalità con la quale li utilizziamo. Dicendo questo, Vincenzo Varlese si emoziona, l’alta qualità dei prodotti fa la differenza e in un giorno non supero mai le 300 pizze; infatti dopo questo numero, da studi effettuati, l’impasto e la qualità della pizza vanno a diminuire “
Questa sera ho sentito il profumo della terra, mi sono eccitato, un prodotto per tutti i sensi : vedere, odorare e gustare.
Un inchino devoto a “ Sua maestà la pizza.
Alberto Alovisi