CAMPANIA – RUSSIA : INTERSCAMBIO IN PERDITA PER LE SANZIONI.
Nell’aula delle Assemblee del Banco di Napoli , in Via Toledo, seconda edizione del seminario “ Italia – Russia.
“Oltre 100MLD di euro si son persi nel 2015 per le sanzioni imposte alla Russia, pra pià che mai bisogna prepararsi al post sanzioni, essendo il mercato russo strategico. Il regime delle sanzioni e delle contro sanzioni ha creato una dicotomia nell’analisi sulla Russia. Se per una parte Mosca ha confermato tutti i suoi piani di investimenti e di ammodernamento, con commesse potenziali di grande valore per il nostro exort, dall’altro siamo costretti a registrare fortissime contrazioni di beni e servizi made in Italy, un gap importante che si colmerà solo mantenendo salde le relazioni e le quote di mercato, cosi ha esordito Antonio Fallico, Presidente dell’Associazione conoscere Euroasia e di Banca Intesa Russia, Il nostro export verso la Russia , ha proseguito Fallico, sconta perdite importanti in tutto il Paese ( – 25,% nel 2015 ) e ancor più in Campania, che ha bruciato il 41, 7% e, non dimentichiamo che, prima della crisi economica, la Russia era il paese su cui l’impresa Italia riponeva più fiducia, con una performance dell’interscambio, dal 2000 al 2013 di + 185,3% e con un export , nello stesso periodo di + 327%. Da questi dati, ha concluso Fallico, si deve ripartire perche se le tensioni politiche possono dissolversi da un giorno all’altro, lo stesso non deve accadere nei nostri rapporti economici con Mosca, che già da quest’anno vedrà ripartire il proprio Pil in terreno positivo “
“Le relazioni tra l’establishment russo e italiano, ha detto l’Ambasciatore Russo in Italia, Sergey Razov, sono ottime . Cambiano i partiti e i capi politici, ma rimangono stabili gli interessi nazionali verso la Russia, Da Prodi a Berlusconi e, oggi con Matteo Renzi, abbiamo costruito rapporti importanti che siamo determinati a mantenere; per questo attendiamo il Premier Renzi ed il Ministro Gentiloni, al prossimo Forum economico internazionale di San Pietroburgo, sperando, inoltre anche, che il Presidente Mattarella, possa presto accettare l’invito a visitare il nostro Paese. La congiuntura, ha proseguito l’Ambasciatore, per lo sviluppo dei rapporti economici tra la Russa e l’Italia, è estremamente favorevole, gli imprenditori italiani devono cogliere l’opportunità rappresentata dall’Unione Economica Euroasiatica con il piano di politiche tariffarie comuni e provvedimenti varati dal Governo russo per attrarre gli investimenti, intercettando le possibilità di localizzazione aperte dal processo di import substitution. Tra i settori su cui puntare, ha concluso l’Ambasciatore, c’è sicuramente quello agroalimentare, durante la sua visita in Russia, il ministro Martina ha ricevuto una lista dettagliata dei progetti prioritari, per i quali contiamo sulla collaborazione dell’Italia”.
L’Italia piace ai russi anche sul fronte del turismo, dove però si registra una contrazione delle presenze di circa un terzo nel 2015 a causa del cambio euro rublo sfavorevole.
Luca D’Angiolo