Arrevuoto ovvero l’Ispettore generale al San Ferdinando.

Lo storico progetto promosso dal Teatro Stabile di Napoli e, dedicato agli adolescenti delle scuole del centro storico e delle periferie della città, è giunto alla sua undicesima edizione.
Il 7 maggio 2015, al Teatro San Ferdinando è andato in scena : Arrevuoto : L’Ispettore Generale :il mestiere della corruzione da Nikolaj Gogol.
Serata fantastica e ricca di socialità, quella trascorsa aL San. Ferdinando per la presentazione di : Arrevuoto il progetto teatrale curato da Maurizio Braucci, dedicato agli adolescenti delle scuole del centro storico e delle periferie della città di Napoli, giunge alla sua undicesima edizioneo. Nato da un’idea di Roberta Carlotto e prodotto dal Teatro Stabile di Napoli quest’anno il progetto ha coinvolto oltre 150 giovani partecipanti tra i 9 e i 20 anni, e una decina di adulti, guidati da un gruppo di registi e di educatori. Dopo il percorso laboratoriale svoltosi nel corso di circa sei mesi nelle scuole e spazi interessati, la prima rappresentazione finale del lavoro si è tenuta sabato 7 maggio 2016. Oltre le scuole – medie, elementari e superiori, hanno partecipato al progetto associazioni, cooperative e spazi occupati della città e del territorio formando una comunità trasversale raccolta attorno ai due temi centrali di teatro e pedagogia, vogliosa di parlare alla città “con l’energia della spontaneità critica, in uno spettacolo esplosivo”. “Per la sua undicesima edizione Arrevuoto presenta la riscrittura collettiva de L’ispettore generale ovvero il mestiere della corruzione da Nikolaj Gogol , per seguire la drammaturgia del reale intorno a noi e parlare alla città e agli adulti di argomenti concreti e scottanti. In Arrevuoto si è scelto, questa volta il tema, della corruzione e dell’inganno mettendo in scena la madre di tutte le commedie degli equivoci, uscita dalla penna di uno dei più grandi scrittori russi., e i bravi interpreti sono stati esilaranti ma anche graffianti e appassionati..
L’origine del progetto Arrevuoto è nel metodo della non scuola del Teatro delle Albe di Ravenna, riadattato al contesto napoletano. Il progetto è nato nel 2005 per volontà del Teatro Stabile di Napoli; dal 2012 il gruppo di lavoro si è costituito come Associazione di teatro e pedagogia. Le prime tre edizioni sono state dirette dal regista Marco Martinelli; dalla quarta in poi la direzione artistica è di Maurizio Braucci e la direzione teatrale è collettiva.
Alcuni tra gli autori oggetto delle riscritture arrevuotanti di questi anni sono stati Aristofane, Jarry, Molière, Brecht, Viviani, Shelley, Cervantes, Flaiano, Durrenmatt. Tutti bravi i protagonisti i cui nomi è impossibile scriverli, ma si ringraziano per la loro genialità e la loro genuina partecipazione.

 

Alberto Alovisi